Laboratorio Aperto – Marina di Grosseto (GR)
“Rigenerare” significa generare di nuovo, ricostruire parti di un organismo leso, far nascere nuova vita. Un termine forse abusato, ma funzionale, se si vuole parlare di futuro, di spazi urbani, di ambiente o di territorio. Il collettivo Clan ha accolto l’invito a partecipare all’iniziativa “Le Nostre Radici”, un laboratorio aperto per la tutela delle pinete litoranee, promosso dalla Pro Loco di Marina di Grosseto e Principina a Mare, in modo da instaurare nuovi legami e nuove riflessioni su temi ambientali, affrontando il problema mediante l’utilizzo di un linguaggio artistico contemporaneo.
Intervento artistico
Oggi, un’intera generazione di artisti, esprime con un linguaggio creativo, la necessità di trovare una simbiosi con l’ambiente, che rifiuta la mimesi, l’approccio contemplativo, a favore di una nuova cultura della natura, attiva, dialettica, dove essa stessa diviene opera d’arte, senza alterazioni, senza mediazioni.
Per il progetto “Le Nostre Radici” abbiamo invitato l’artista Wesley Alves Da Silva, che ha “riportato in vita” con la sua opera site specific un pino morto, simbolo del grave problema che affligge la pineta. Un’opera capace di restituire un senso sociale e umano all’arte, per scuotere le coscienze, far luce su problemi che sembrano non appartenerci.
Installato nel periodo delle festività natalizie, tempo dell’abbondanza e dell’allestimento maniacale degli alberi, lo scheletro del pino ha suscitato emozioni estranianti, riecheggiando tra il vento parole di aiuto, richieste di impegno civico (e morale) e nuove riflessioni. Le sue radici hanno ripreso vita dalla fantasia, dall’azione, dalle molteplici possibilità dell’interazione interdisciplinare, mostrando che è possibile sensibilizzare, e soprattutto, rigenerare.
Un’opera in divenire, un laboratorio iniziato con l’intervento dell’artista e proseguito dal collettivo Clan che ha continuato a trasmettere il messaggio, per un coinvolgimento più diretto dei passanti. Un’esperienza artistica che concentra i propri obiettivi sulla presa di coscienza etica e politica, che ci auguriamo possa coinvolgere e responsabilizzare l’intera comunità.
Il progetto
La Proloco di Marina di Grosseto e Principina a Mare ha promosso “Le Nostre Radici” per richiamare l’attenzione mediatica sui gravi problemi che stanno affliggendo la pineta litoranea. In questi ultimi anni il nostro grande patrimonio ambientale, storico e culturale rappresentato dalla pineta, rischia di perdere il preminente pino domestico, a causa di attacchi di parassiti. Nel giro di circa 10/20 anni, se non verrà indicato un protocollo di intervento urgente, saremo destinati a perdere questo inestimabile patrimonio comune.
Il progetto, inaugurato il 21 Novembre 2020 vuole essere un primo passo verso un’idea più ampia di riqualificazione ambientale e di mitigazione verso gli impatti da opere infrastrutturali, che sono largamente presenti soprattutto nella frazione di Marina di Grosseto.
La data scelta è quella della Festa Nazionale degli Alberi, festa riconosciuta ufficialmente dalla nostra Repubblica per la promozione della conoscenza del nostro sistema boschivo, per il rispetto degli alberi e dell’equilibrio tra uomo e ambiente.
Una pineta da salvare
Nella prima fase sono state coinvolte la scuola primaria C. Collodi e la scuola secondaria G. Fattori di Marina di Grosseto, i cui studenti, guidati dal corpo docente, hanno dato vita a pannelli e opere artistiche con il tema della celebrazione degli alberi, esposte in seguito nelle attività commerciali della frazione. Durante l’evento sono stati distribuiti agli studenti dei kit con terra, vasetti e pinoli, che una volta germinati, potranno essere coltivati e piantati in un’area della pineta pubblica l’anno successivo, in occasione della Festa degli Alberi 2021.
Nella seconda fase del progetto l’artista da Silva ha guidato l’installazione di un “Pino morto” nella piazzetta pedonale di via della chiesa di San Rocco e Lungomare Leopoldo II di Lorena, a simboleggiare il grave problema che affligge la pineta. Nell’area limitrofa all’installazione sono stati inoltre collocati ceppi di pino con parte della relativa radice, accanto ai quali sono state dipinte sulla pavimentazione circostante le relative ombre di ciò che prima rappresentava l’intera pianta. Questa parte del Progetto è stata ideata in Amazzonia da Bianca Bencivenni, artista grossetana che vive da molti anni nella foresta amazzonica, e che attualmente, come protesta pacifica, sta disegnando sull’asfalto le ombre degli alberi tagliati in quell’area del pianeta.
Per tutta la durata dell’installazione, prevista per l’intero periodo natalizio, è stata allestita un’esposizione di pannelli educativi didattici realizzati dalla Cooperativa Silva, che organizza visite guidate per piccoli gruppi all’interno della pineta.
I preparativi
Il laboratorio aperto
Wesley Alves Da Silva
Da Silva è un artista brasiliano arrivato in Italia circa quattro anni fa per frequentare l’Accademia di Belle Arti di Verona. La sua ricerca artistica è trasversale, spazia tra la grafica d’arte, la pittura, l’incisione calcografica, la Land Art, la street art, l’installazione site specific, la performance e l’arte relazionale. Ha lavorato in molte regioni d’Italia e la sua creatività si fonde con il paesaggio della nostra terra e nel rapporto tra individui e città.
Artista sensibile ai temi della memoria e della relazione, concentra il suo lavoro sul rapporto tra arte e natura, sulla tutela dei valori condivisi, che coinvolgono tutti, nei dolori e nelle speranze. Per da Silva l’arte è porta e finestra, orecchio e cuore, è il ponte messo a disposizione dell’uomo per scavalcare muri e permeare altri mondi.
Con il suo lavoro “Appropriazione Straniera del territorio”, l’artista, trova negli antichi particolari architettonici delle città italiane, le matrici per creare nuove realtà compositive. Utilizzando lo stencil e altre tecniche miste, mescola concetti opposti che si contraddicono nel linguaggio visuale per creare opere che valorizzano frammenti e creano una decorazione concettuale. Ha partecipato alla residenza d’artista di Accademia Mutamenti DUNE – Arti, Paesaggi e Utopie – nell’Oasi San Felice a Marina di Grosseto, realizzando l’opera di land art composta da cerchi armonici che si ripetono, che compongono una forma frattale, concetto base della natura e dell’infinito.
Scopri le opere di Da Silva realizzate per la residenza d’artista DUNE – Arti, Paesaggi e Utopie.