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Il 14 agosto del 1945 a Times Square si celebra la fine della guerra contro il Giappone, il fotografo Alfred Eisenstaedt – morto esattamente 25 anni fa, il 24 agosto del 1995 – si aggira tra la folla in festa con la sua Leica M3. All’improvviso un marinaio afferra un’infermiera e le stampa un gran bel bacio sulla bocca. Alfred, che è a pochi passi da loro, ha giusto il tempo di inquadrarli e scattare.
Poi all’improvviso, in un lampo, ho visto qualcosa di bianco.
Alfred Eisenstaedt
Mi sono girato e ho scattato nel momento in cui il marinaio baciava l’infermiera.
Se fosse stata vestita con un abito scuro non l’avrei mai notata.
In pochi secondi ho scattato esattamente quattro foto.
Pochi giorni dopo la foto verrà pubblicata su Life con il titolo V-J Day in Times Square. Diventerà una delle immagini più iconiche del ventesimo secolo, un tassello della nostra memoria collettiva.
Alfred, che ha scattò d’impulso, non ebbe modo di annotarsi i nomi dei due e le loro identità sono rimaste avvolte nel mistero per molti anni, nonostante fin dal giorno della pubblicazione in tantissimi si siano fatti avanti sostenendo di essere i soggetti ritratti. Col risultato è che attorno a V-J Day in Times Square è nato un giallo analogo a quello di Atop a Skyscraper.
Nel 2012 il libro The Kissing Sailor: The Mystery Behind the Photo That Ended World War II di Lawrence Verria e George Galdorisi svela l’identità della donna: Greta Zimmer Friedman, un’igienista dentale che ha dichiarato di essere uscita in strada per verificare che la notizia della fine della guerra fosse vera. Appena messo il naso fuori dallo studio un marinaio l’ha afferrata e l’ha baciata.
Secondo la testimonianza di Greta, il bacio non sarebbe stato un gesto romantico, ma una semplice esternazione di giubilo per la fine del conflitto, che non ebbe alcun seguito.
Il marinaio invece sembra essere il signor George Mendonsa, che a differenza della Friedman rientra nel novero di quelli che si sono dichiarati protagonisti della foto. La sua identità è stata verificata con l’uso di tecniche di riconoscimnento facciale (c’è da sperare che non siano le stesse usate per risolvere il giallo della scomparsa di Amelia Earhart).
La versione di Mendonsa conferma quella della Friedman, pare infatti che il marinaio, in quel momento in congedo dopo aver prestato servizio nel Pacifico, alla vista dell’igienista dentale abbia improvvisamente ricordato le infermiere che al fronte si prendevano cura dei marinai feriti. Così, l’ha afferrata per un braccio e le ha dato il famoso bacio, come segno di gratitudine nei confronti della categoria.