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Ieri notte il presidente del consiglio Giuseppe Conte ha tenuto il discorso con cui ha annunciato l’estensione delle misure di contenimento dell’epidemia di Covid-19 a tutta Italia.
Diciamocelo, questo coronavirus ci ha colto un po’ impreparati. E’ un fatto su cui concordano sia eminenti epidemiologi che stimati avventori di bar.
Ma al mondo ci sono persone come James Wesley Rawles, che non si fanno fregare da un SARS-CoV2 qualunque. Infatti James sostiene di aver notato, già a gennaio di quest’anno, che qualcosa non stava andando per il verso giusto nel mercato delle materie prime, deducendo immediatamente che in Cina stavano accadendo cose preoccupanti.
Non fatevi ingannare, James Rawles, non è un broker di Wall Street, è solo un tizio che ha un piano B sempre pronto per ogni evenienza ed una sola ossessione: il collasso della società.
James Rawles è un prepper, cioè una persona che si prepara all’imminente tracollo della civiltà, che potrebbe essere causato da una catastrofe naturale, da una crisi economica o da una guerra.
Negli anni ha convertito parte dei suoi risparmi in platino, oro e nickel, perché quando la fine arriverà, l’unica cosa che conterà davvero sarà il valore intrinseco dei suoi metalli preziosi.
Nel suo survivalblog.com, tra le altre cose, puoi trovare consigli su come investire i tuoi soldi in vista della fine del mondo e accurate check-list da seguire in caso di catastrofe.
Ogni prepper che si rispetti ha un preciso piano di sopravvivenza che, nei casi più sofisticati, può comprendere addirittura un rifugio attrezzato con provviste sufficienti per giorni o addirittura mesi. Ma ciò che non può mancare neanche al prepper più sprovveduto è la Bug Out Bag, una borsa da tenere sempre a portata di mano che contiene tutto l’occorrente per cavarsela in caso di emergenza.
Bug Out Bag di Allison Stewart
La fotografa americana Allison Stewart ci racconta il vasto mondo dei preppers americani, una comunità di individui che condividono le stesse preoccupazioni per il futuro e si organizzano in vista di eventi straordinari che potrebbero far venire meno il sistema di regole che permettono la convivenza pacifica tra le persone o limitare fortemente, se non del tutto, l’accesso ai beni di prima necessità.
Negli USA (e non solo) il fenomeno è talmente vasto da aver favorito il fiorire di fiere a tema, generando un non trascurabile indotto di aziende che producono e vendono kit di sopravvivenza e rifugi di emergenza.
Fotografando il contenuto delle Bug Out Bag, Allison Stewart traccia un ritratto dei proprietari. La scelta degli oggetti contenuti negli zaini ci parla dei loro bisogni, delle loro paure e soprattutto della percezione di insicurezza ormai dilagante nella nostra società.
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