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Purity Ball
Il primo di giugno è, in contemporanea, la Festa internazionale dei bambini e la Giornata Mondiale dei Genitori.
E quale miglior gancio per parlare del progetto “Purity” dello svedese David Magnusson, che ha fotografato e intervistato giovani ragazze e i loro padri che hanno partecipato ai Purity Balls (balli della purezza) negli Stati Uniti, tra Louisiana, Colorado e Arizona.
Durante un “Purity Ball”, le ragazze promettono di “vivere una vita pura davanti a Dio” e di rimanere vergini fino al matrimonio. In cambio, i loro padri firmano un impegno in cui promettono di proteggere la castità delle loro figlie. A volte c’è anche uno scambio degli anelli come simbolo del voto.
Come la cultura ci influenza
Ecco come Magnusson ci descrive il suo progetto e come l’intento alla sua base si sia modificato nel tempo.
“Quando ho saputo per la prima volta delle Purezza Balls ho immaginato padri americani arrabbiati, terrorizzati da qualsiasi cosa potesse ferire le loro figlie o e l’onore delle loro famiglie. Ma quando ho imparato di più, ho capito che i padri, come tutti i genitori, volevano semplicemente proteggere quelli che amano, nel modo migliore che potevano. Spesso erano anche le ragazze stesse a prendere l’iniziativa di partecipare alle cerimonie. Avevano preso le loro decisioni in base alla loro convinzione e fede, in molti casi con padri che non sapevano cosa fosse un Purity Ball prima di essere invitati dalle loro figlie.
Più imparavo, più ero sorpreso di essere stato così veloce nel giudicare le persone di cui conoscevo così poco. Mi ha colpito l’idea che ciò che ci distingue non era altro che il modo in cui eravamo stati influenzati dalla cultura in cui siamo cresciuti e dai valori che questa ci aveva instillato.
Venendo dalla Svezia, uno dei paesi più laici del mondo, volevo sfidare i miei pregiudizi e cercare di capire questo fenomeno che mi era molto strano, senza presentare risposte o conclusioni. Per esplorare come le nostre esperienze influenzino le nostre reazioni a ciò che incontriamo, volevo fotografare ritratti così belli che le ragazze e i loro padri potessero essere orgogliosi delle immagini nello stesso modo in cui sono orgogliosi delle loro decisioni, mentre qualcuno ci potrebbe vedere una storia completamente diversa.
“Purity” ha lo scopo di farci riflettere su come siamo modellati dalla nostra società e su come interagiamo con il mondo attraverso i valori che abbracciamo come nostri. È un’esplorazione di come il messaggio e il significato di una fotografia siano qualcosa di molto personale e soggettivo, in continua evoluzione, a seconda dello spettatore.”
“Purity” è apparso su media internazionali come TIME Magazine, The Guardian, Huffington Post, Los Angeles Times, i-D Magazine, The Independent, Der Spiegel, Stern, La Repubblica e BBC.
Il progetto ha dato vita nel 2014 all’omonimo libro “Purity”. Il progetto è stato prodotto con il sostegno del Comitato svedese delle arti ed è stato premiato con vari riconoscimenti a livello internazionale.
Se ne volete sapere di più sui Purity Balls potete vedere il breve documentario qua sotto, e potete leggere una intervista a Magnusson sul sito di VICE i-D
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