Cose d’Arte | Carlo Scarpa e la Gypsoteca Canova a Possagno

Museo Antonio Canova a Possagno

Esiste un piccolo gioiello architettonico nel comune di Possagno, in provincia di Treviso. Circondato dalle montagne, il paese è conosciuto come luogo natale del celebre artista Antonio Canova, autore dell’imponente Tempio Canoviano, una chiesa neoclassica ispirata al Pantheon di Roma, che domina il paesaggio. Tra le vie della piccola Possagno si trovano la casa natale del grande artista e la straordinaria Gypsoteca Antonio Canova, divisa in due spazi.

La prima ala della gipsoteca, ottocentesca, progettata dall’architetto Francesco Lazzari, esalta le sculture in gesso in un’atmosfera immobile e monumentale, composta e suggestiva. La seconda, progettata dall’architetto Carlo Scarpa, definisce una nuova idea di allestimento museale, fluida, essenziale, sovrastata dalla luce naturale e avvolta da un fascino senza tempo, creato con volumi ritagliati e smaterializzati, superfici chiare e vasche che riflettono luci nelle pareti.

L’intervento di Scarpa, come pochi altri esempi, riesce a mostrare la possibilità del linguaggio contemporaneo di tessere un fertile dialogo con la tradizione, senza tradirne i presupposti.  

Gypsoteca di Canova, padiglione ottocentesco
Gypsoteca di Canova, padiglione progettato da Carlo Scarpa

Carlo Scarpa a Possagno

La Sovrintendenza ai Monumenti per il Veneto, su incarico dello Stato, decise negli anni Cinquanta di costruire un nuovo padiglione della Gipsoteca di Possagno per ospitare nuove sculture del Canova provenienti dalle Gallerie dell’Accademia. Per quest’opera venne incaricato Carlo Scarpa, docente dell’Istituto universitario di Architettura di Venezia, che aveva principalmente il compito di edificare uno spazio in armonia con il padiglione ottocentesco già presente.

Scarpa era dotato di un estro inventivo eccezionale, le sue idee costruttive e le soluzioni architettoniche apparvero fin da subito geniali e imprevedibili: finestre agli angoli del tetto, pareti di vetro che inondano la stanza di luci e riflessi e aprono il padiglione al paesaggio circostante, la minuziosa cura del giardino esterno, l’acqua della vasca che produce un riverbero luminoso alle Grazie.

Ogni dettaglio è studiato alla perfezione, geometrie che si incastrano creando aperture, materiali che restituiscono un incredibile gioco di luci e ombre, volumi sospesi e prospettive inattese.

Uno stile unico, ancora oggi innovativo, che immerge il visitatore in uno spazio sospeso, dalle forti capacità evocative.

www.museocanova.it

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