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Operazione “Piombo fuso” | 27 Dicembre 2008
È il 27 dicembre 2008 e l’esercito israeliano inizia l’operazione Piombo fuso (Cast lead) che si protrarrà fino al 18 gennaio 2009.
L’obiettivo dichiarato è quello di distruggere i supporti logistici di Hamas ed eliminare il maggior numero possibile di leader, in risposta agli attacchi con razzi Quassam portati avanti da Hamas verso il sud di Israele.
Hamas, il “Movimento Islamico di Resistenza”, dal canto suo afferma che Israele è stato il primo a rompere la tregua nel 2008, uccidendo dei suoi militanti e bloccando convogli umanitari e definisce l’operazione “massacro di Gaza“.
Non manca poi chi collega l’Operazione alle vicine elezioni israeliane del 10 febbraio, ipotizzando che i candidati dei tre principali schieramenti temessero di perdere consensi a causa di un comportamento percepito come troppo “morbido” nei confronti di Hamas.
Il risultato è la guerra.
Paolo Pellegrin ritrae gli eventi di quei giorni nella striscia di Gaza, nei territori contesti tra la comunità islamica e l’esercito israeliano.
Questa volta Pellegrin adotta una varietà di soluzioni differenti per le sue immagini, una delle quali è caratterizzata da un taglio allungato e minimalista, come nelle foto qua sopra.
Segue inoltre da vicino le vicende di alcune famiglie e dei loro membri, vittime del conflitto, oltre a realizzare una serie di veri e propri ritratti che prenderà appunto il nome “Gaza portraits”.
Paolo Pellegrin
Membro dell’Agenzia VU dal 1991 al 2001, Paolo Pellegrin entra ufficialmente a far parte dell’agenzia Magnum dal 2005. Fotoreporter riconosciuto a livello internazionale, è stato insignito per 11 volte del prestigioso World Press Photo tra il 1995 e il 2018.
Oltre a pubblicare sulle maggiori testate mondiali, annovera tra i vari riconoscimenti la Robert Capa Gold Medal (2006), lo Eugene Smith Grant in Humanistic Photography (2006), l’Olivier Rebbot for Best Feature Photography (2004), la Leica Medal of Excellence (2001).
Il suo stile è caratterizzato quasi esclusivamente da foto in bianco e nero, spesso sporche, mosse, quasi sempre scattate in zone di conflitto tra cui Palestina, Kosovo, Cambogia, Sudan ed altri “luoghi caldi”.
Trovate il suo profilo sul sito di Magnum qui: Paolo Pellegrin – Magnum
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