La FotoCosa del Giorno | Tra Jihad e Desertificazione

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Convenzione delle Nazioni Unite per la Lotta alla Desertificazione | 26 Dicembre 1996

Il 26 Dicembre 1996 entra in vigore la Convenzione ONU per la Lotta alla Desertificazione, con la quale si vuole contrastare il fenomeno nei paesi che soffrono di gravi siccità.

Desertificazione e siccità

La desertificazione era stata riconosciuta come una delle maggiori minacce in ambito ambientale, sociale ed economico già nel 1977, ma ancora nel 1991, nonostante l’approvazione di piani d’intervento, si prendeva atto che il processo di degrado della terra in zone aride e sub-umide andava generalmente intensificandosi.

La convenzione del 1996 definisce la desertificazione come un processo indotto dal cambiamento climatico e dalle attività umane, non si riferisce quindi al solo processo di espansione dei deserti esistenti, ma anche al degrado delle terre soggette a sovrasfruttamento.

Circa un terzo delle terre emerse distribuite tra 100 paesi, e popolate da un miliardo di persone, è costituito da aree già compromesse o a rischio.

Il fotografo Marco Gualazzini racconta la crisi del Lago Ciad

Il Lago Ciad, dalle cui acque dipende il destino di 40 milioni di persone, negli ultimi 60 anni ha perso il 90% della sua estensione. Nella zona è in atto una massiccia desertificazione dovuta sia a fattori umani che ambientali.
La carenza d’acqua mette in crisi i sistemi sussistenza tradizionali, come la pesca, e innesca scontri tra agricoltori ed allevatori.

Il gruppo jihadista Boko Haram ha approfittato della crisi ambientale e umanitaria, ampliando i confini del Califfato d’Africa ed estendendo il conflitto dalla Nigeria in Niger, Camerun e Ciad. Si stima che finora, nella zona, circa due milioni e mezzo di persone si siano unite ai terroristi.

Il fotografo italiano Marco Gualazzini racconta la crisi del bacino del Lago Ciad con un lavoro che ha ottenuto il primo posto nella categoria ambiente nell’edizione 2019 del World Press Photo.
Gualazzini ha sviluppato questa storia con il giornalista Daniele Bellocchio, su Lifegate trovate il suo articolo.

Consigli per la tua biblioteca fotografica:

  • Marco Gualazzini. Resilient. Ediz. italiana e inglese
  • Festival della fotografia etica 2018. Ediz. italiana e inglese
  • Viaggio al centro della guerra di Daniele Bellocchio
  • World Press Photo 2019
  • World Press Photo 2018
  • World press Photo 2017
  • World Press Photo 2016
  • World Press Photo 2015
  • World Press Photo 2014
  • World Press Photo 2013
  • World Press Photo 2012
Melea, Ciad, Africa. 17 ottobre 2018. Ababakar Mbomi, un attivista anti-jihadosmo, è stato ferito con 11 colpi di fucile durante il rapimento di sua moglie Babai Mahamat Kolita, 30 anni, nel 2014 da parte dei terroristi di Boko Haram. Foto di Marco Gualazzini
Melea, Ciad, Africa. 17 ottobre 2018. Maria Hassan, 20 anni. Rapita dal villaggio di Couta dal gruppo Boko Haram. Obbligata a sposare uno degli estremisti, con cui ha avuto un bambino. Oggi, dopo essere riuscita a fuggire, vive da sola e si descrive come una “donna senza passato”. Foto di Marco Gualazzini

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Fotografo

Fotografo e videomaker, dal 2009 si divide tra fotografia di matrimonio e documentaria. Come documentarista ha pubblicato su National Geographic Italia, L'Espresso e riviste minori. Come matrimonialista ha avuto l’opportunità di lavorare in Italia, Francia, Germania, Inghilterra, Svizzera e Bermuda. http://www.francescorossifotografo.it/