Marco Ranieri è un artista attivo a livello nazionale e internazionale, coinvolto in progetti di arte contemporanea in musei, centri di creazione, istituzioni pubbliche ed enti privati. Tra essi il MUSE, museo delle Scienze di Trento (2017); il Museo del Territorio di Biella, (2017), la Anglia Ruskin Gallery, Cambridge, UK (2015), ed i valenzani Centro del Carmen (2017, 2014) e Las Naves (2017, 2014). Il suo lavoro si focalizza sulla trasformazione dell’esperienza della natura in arte e sul dialogo con il territorio, le sue dinamiche ecosistemiche, i suoi materiali ed energie creatrici. In particolare approfondisce i concetti di biomimesi, empatia ed interdipendenza. Studia, reinterpreta ed include nei suoi progetti le dinamiche ecosistemiche, i processi di trasformazione del territorio e delle energie vitali. Collabora in questo modo alla diffusione di un’attitudine più rispettosa nei confronti del nostro habitat, con particolare attenzione ai criteri di conservazione e possibilità co-evolutive.
Intervista a Marco Ranieri
Opere
Restituzione
Restituzione è un’opera in divenire, generata in alleanza con gli elementi e le energie climatiche del luogo, secondo i tempi della natura. Si tratta di una struttura sottile di elementi naturali e fibre vegetali che trattengono la sabbia portata dal vento, modellando una nuova duna, abitata dalla flora e dalla fauna locale. Con il tempo, l’opera scomparirà, incorporata dal paesaggio, tramutata in parte integrante e funzionale dell’ecosistema dunale.
Rifugio
All’interno di uno spinoso riparo vegetale, ottenuto disciplinando e intrecciando rami rampicanti di salsapariglia, l’artista colloca due strutture gemelle realizzate con vimini e rami. L’installazione è progettata per costruire una base di nidificazione di animali della macchia mediterranea. Un’opera in divenire, creata in profonda simbiosi e collaborazione con l’ambiente, che non assume i tratti di una nuova realtà estetica depositata, ma semplicemente torna ad essere la natura stessa.