Sara Caneva è una compositrice e direttrice d’orchestra. L’esperienza sul podio ha condizionato la sua mente compositiva, la cura dei gesti che producono suono è stata fondamentale nel suo percorso di ricerca dell’impatto dei segnali visivi sulla percezione dell’ascolto e sugli aspetti sociali dell’ecologia del suono, attraverso la caccia al tesoro con suoni e passeggiate sonore.
Nominata compositore in residenza 2018 presso lo Schleswig-Holstein Künstlerhaus di Eckernförde, nel 2016-2017 è stata compositore al Teatro dell’Opera di Roma. La sua musica è stata premiata in diverse selezioni internazionali e viene suonata in luoghi come il Teatro La Fenice di Venezia (2019), il Parco della Musica Roma (2018), il Teatro dell’Opera di Roma (2017), il Musiikkitalo Camerata Helsinki (2018) , Mozarteum Salzburg (2017), Moscow Philharmonic (2016), tra gli altri. Ha scritto per artisti come Neue Vocalsolisten Stuttgart, Schallfeld Ensemble, Mdi Ensemble, Moscow Contemporary Music Ensemble, PMCE, NAMES Ensemble, il pianista Ricardo Descalzo, tra gli altri. Dal 2018 le sue opere sono edite da Edizioni Suvini Zerboni. Dal suo debutto nella direzione d’opera nel 2014, ha lavorato sia come compositore che come direttore in contesti di fama internazionale. Tra il 2015 e il 2017 ha diretto l’Ensemble Formanti, orientato alla musica contemporanea e improvvisata.
Intervista a Sara Caneva
L’opera: Ear Ride II
scatole di recupero, spago, 3 loudspeakers, materiali naturali dell’Oasi
L’opera proposta per DUNE è il secondo lavoro della serie Ear Ride, una stazione di ascolto che offre ai visitatori una caccia al tesoro sonora. L’installazione, composta principalmente da elementi biodegradabili e di riciclo, definisce un’area in cui è possibile incontrare tesori nel silenzio apparente della pineta, per scoprire il paesaggio attraverso l’udito. È possibile sperimentare le diverse qualità dei suoni, calcando la passerella costruita con canne, corteccia, foglie e sviluppare composizioni sonore a basse frequenze facendo vibrare delicatamente gli elementi presenti. Le corde che pendono dall’alto, offrono invece ai visitatori delle proposte di ascolto, con rumori e vibrazioni che ricordano l’ambiente dell’oasi.